Bentornati su Cosmetics Generations, oggi vi parlerò della differenza tra le tipologie di filtri solari che si trovano in commercio.
Nei cosmetici vengono usate due tipologie di filtri solari, ovvero chimici e fisici. Anche se tale definizione è fuorviante perché sono comunque tutti filtri chimici, che funzionano su interazioni specifiche. Per comodità e per il fatto che nella maggior parte dei casi vengono comunque chiamati filtri chimici e fisici manterrò questa nomenclatura.
Molti ritengono che i filtri fisici riflettano la luce solare e che in questo modo proteggano la nostra pelle. Non è esattamente così, perché si riflettono la luce, ma una minima parte. Per il resto funzionano come i filtri chimici ovvero disperdono la luce trasformandola in calore e in questo modo proteggono la nostra pelle.
Oggigiorno si trovano tantissimi tipi di filtri solari, e ne vengono sviluppati sempre di nuovi. Perciò a differenza delle creme di anni fa, le creme solari di ultima generazione sono estremamente leggere e non lasciano residui o patine sulla pelle.
Filtri solari fisici
I filtri fisici sono alla base del colore bianco e di conseguenza sono loro che lasciano una patina bianca e soprattutto sulle pelli leggermente più scure possono dare un risultato sgradevole.
Filtri solari chimici
I filtri chimici sono composti chimici studiati appositamente per offrire una protezione quanto più completa. Molti dei filtri di prima generazione proteggono solo dai raggi UVB, quelli di ultima generazione invece proteggono anche dagli UVA.
Regolamentazioni sui filtri solari nel mondo
Ogni paese ha una diversa regolazione su come vengono definite le creme con filtri solari. Ad esempio nell’Unione Europea vengono, legislativamente parlando considerati cosmetici, negli USA vengono considerati farmaci da banco, in Giappone come cosmetici funzionali, mentre in Australia se hanno un fattore di protezione superiore a 15 o contenuto superiore ai 300 ml, vengono considerati prodotti terapeutici. Ovviamente ciò cambia radicalmente anche le normative cui sono sottoposti. Ovviamente indipendentemente dal paese i filtri sia che siano chimici o fisici devono avere una preventiva valutazione ed autorizzazione da parte delle autorità sanitarie.

In Corea sono tra i prodotti più utilizzati, proprio perché sono uno dei prodotti imprescindibili della skincare coreana. Nei paesi come appunto la Corea o la Cina vengono considerati come farmaci e richiedono un’apposita registrazione e approvazione prima di essere messi in commercio. Dai paesi asiatici arriva anche la dicitura che sempre più spesso troviamo sulle confezioni ovvero PA con svariati +. Ciò ci dice quanta protezione UVA il prodotto in questione ci offra. Ovviamente la protezione dipende sia dal tipo di filtro che dalla quantità di quest’ultimo.
Dritte e consigli
Personalmente uso sempre un fattore di protezione sopra il 30 e con almeno due o tre +. Oltre ad essere fotosensibile ho anche la pelle molto chiara e ciò mi espone maggiormente al rischio di melanoma. Cosa che preferirei per quanto mi sia possibile. Perciò applico ogni giorno una crema con fattore di protezione appena sveglia.
Anche se non avete la pelle molto chiara tipo fototipo I o II, correte comunque il rischio di sviluppare melanomi o macchie cutanee, perciò vi consiglio comunque di applicare sempre una crema con fattore di protezione. Se passate molto tempo al sole ricordatevi che le creme con fattore di protezione vanno riapplicate ogni due ore per avere la pelle sempre protetta. Sono foto e termo labili, ciò significa che più a lungo stiamo al sole, minore è la protezione che ci offrono. Spero di essere stata abbastanza chiara.
Se volete testare alcuni solari ecco quelli che vi consiglio: il Sunisimed della Avene tra i solari con flitri chimici (qui potete trovare la mia recensione); tra i prodotti contenenti i filtri prettamente fisici quello che vi consiglio è il I’m Pure della Suntique (qui la recensione se volete saperne di piu); Infine sono trovabili anche prodotti che combinano filtri fisici e chimici, come il UV Aqua Rich Watery Gel della Bioré, sebbene io non lo ami particolarmente (la recensione la trovate qui).
FAQ
Quali sono i filtri migliori?
Dipende dal vostro tipo di pelle, dalla tonalità della stessa e dalla vostra sensibilità. Ad esempio quelli fisici tendono a lasciare una patina biancastra che sulla pelle olivastra o scura tende a notarsi.
Perchè vengono chiamati filtri fisici?
Perchè sono filtri minerali ovvero il diossido di titanio (Titanium dioxide) e l’ossido di zinco (Zinc oxide).
Qualsiasi crema giorno va bene?
No, moltissime creme giorno non contengono filtri solari. Una crema per essere adeguata deve contenere dei filtri solari UVA e UVB.
La crema che uso di solito contiene solo filtri UVB. Va bene lo stesso?
No. Una crema che contiene solo filtri UVB protegge dalle scottature, ma non dai danni provocati dai raggi UVA.
Va bene se uso la crema dello scorso anno?
Ni. Dopo 12 mesi la protezione non è garantita. Alcune ditte stanno creando filtri che durano anche più a lungo, ma sta a voi controllare cosa c’è scritto sulla crema. Di solito 12 mesi dopo l’apertura i filtri non sono più stabili.
Ho la pelle olivastra, va bene se uso un filtro SPF 15?
No. Di solito tendiamo a usare troppo poco prodotto, perciò viene diluito. Perciò è sempre consigliabile usare una protezione più alta. Anche la pelle scura, per quanto difficilmente si scotta subisce i danni dovuti ai raggi UVA.
Quanta crema bisognerebbe usare per avere una protezione adeguata?
I dermatologi consigliano di usare 2 mg per centimetro quadrato. Dunque per il solo viso dovremmo usare ca. 4/5 grammi per il viso, se aggiungiamo il collo anche di più. Per una persona di media corporatura per tutto il corpo servirebbero ca. 30 grammi di prodotto. Da questo se ne deduce che se ne usa troppo poca.
Se uso la quantità consigliata la crema non si assorbe. Cosa posso fare.
Per questo moltissime persone consigliano di usare una crema con un fattore di protezione più alto. Così usandone di meno si ha almeno la protezione minima.
Leggo che la crema va riapplicata ogni due ore? Anche se sono al lavoro?
I filtri solari sono fotosensibili. Perciò più tempo ci esponiamo al sole, meno sono stabili e meno ci proteggono. Durante l’inverno di solito se stiamo in casa oppure in ufficio basta mettere la protezione il mattino e non ci sono problemi. In estate oltre al fatto che il sole è più forte e noi ci esponiamo di più sudiamo e anche questo tende a rimuovere i filtri. In questo caso è consigliabile applicare un nuovo strato di prodotto almeno prima di uscire dall’ufficio.